La fontana di rame!
L’acqua… da sempre un bene prezioso in cucina!
In cucina non si può stare senza acqua, ora come in passato. Bene prezioso sin dall’inizio dei tempi, l’acqua è l’elemento essenziale e indispensabile per ogni buona preparazione.
Ma tutto quello che abbiamo ora e che spesso diamo per scontato, non era proprio così scontato anche in tempi non troppo lontani. L’acqua, quella buona, si portava in casa e si conservava in contenitori di rame, detti Fontane di Rame, che garantivano l’acqua potabile in casa.
L’essenzialità dell’acqua e delle fontane di rame l’ho trovata raccontata prima attraverso le parole di Pierre-Denis Boudriot in cui racconta di come erano organizzate le cucine nella Parigi del XVIII secolo, epoca in cui la cucina inizia a divenire una stanza a parte nelle case, e poi attraverso un’opera di Jean-Baptiste Chardin che attraverso i suoi quadri ci riporta indietro nel tempo rendendo visibile, ciò che le parole possono solo raccontare.
ecco l’estratto di cui vi ho parlato:
La fontana di rame "La cucina è il luogo destinato all'imponente fontana di rame, celebrata dal pittore Jean-Baptiste Chardin, così pesante che viene posta su di una robusta base di quercia. È il gigante dei recipienti domestici, e contiene fino a 150 litri. Di dimensioni più modeste, la fontana ordinaria resta la principale riserva d'acqua potabile, Acqua comprata dai portatori che fanno provvista alle fontane pubbliche. Attinta anche dalla Senna, la si lascia decantare prima di osare dissetarsi o la si purifica filtrandola in una «fontaine sablée». I panni da lavare sono affidati molto spesso alle lavandaie della Senna, ma l'acqua necessaria per tutti gli usi domestici viene attinta dal pozzo aperto situato sul viale o nel cortile della casa, oppure è distribuita da una pompa aspirante, azionata a mano.
Alcuni esempi di fontane di rame del diciottesimo secolo:
fonte: La cucina e la tavola di Jacques Le Groff e Jean Fernoit (Edizioni Dedalo, 2019)