Che cosa è il paese di Cuccagna? Come recita un famoso dizionario è:
“Un luogo favoloso ricco d’ogni cosa piacevole e di facile godimento, secondo una fantasia d’origine non sicura, che domina, in forma burlesca, nella letteratura del medioevo e agli inizi dell’età moderna” ( Diz. Treccani)
Sfogliando i miei libri alla ricerca di qualcosa, mi sono imbattuta in questa antica poesia, ed è proprio quello che cercavo, adatta al periodo carnevalesco che ora stiamo attraversando!
Il Carnevale è il periodo degli scherzi, degli eccessi e tradizionalmente coincideva con il periodo in cui bisognava far spazio alle nuove provviste, consumando, in compagnia, quelle vecchie, concedendosi anche momenti di spensieratezza e allegria.
Venite spensierati e compagnoni,
voi ch’avete sì in odio il lavorare,
amici delli grassi e buon bocconi,
nemici del disagio e del stentare.
Omini di gran cor, non già poltroni,
come gli avari vi voglio(n) chiamare,
venite tutti, che andiamo in Cuccagna,
dove chi più dorme più guadagna.
Venite, su, ch ‘l dritto e buon camino
intendo di mostrarvi allegramente,
senza che pur spendiate un sol quatrino,
e buona ciera arete dalla gente;
ora il viaggio del primo mattino
a man manca sarà verso ponente,
per la gran strada delli desviati,
che a l’ostaria va dei spensierati.
Larga è la strada e molti troverai
che s’aggiran per essa volentieri,
e senza più temer d’affanni e guai
lassan gir oggi ‘l mondo come ieri,
tanto che a l’ostaria tu giongerai
dei spensierati, dove ai forestieri
si fa grata accoglienza col bocale,
galdeano, pan unto e carnevale…
(Il piacevole viaggio di Cuccagna, 1588)
Buon Carnevale