I bravi signori di Gianni Rodari
Questa poesia entra a pieno titolo tra i miei Spunti(ni) letterari. In un mondo in cui si bada all’apparenza, rischiamo di perderci l’essenziale.
Il meglio è nell’essenza, o meglio… sarebbe meglio riuscire a cogliere e ad apprezzare il tutto, ma spesso ci fermiamo alla superficie, convinti da aver colto il meglio.
La semplicità con cui Rodari trasmette un messaggio così profondo ai suoi piccoli lettori, non può far altro che scolpirsi anche nei suoi lettori più grandi!
I bravi signori
Un signore di Scandicci
buttava le castagne
e mangiava i ricci.
Un suo amico di Lastra a Signa
buttava i pinoli
e mangiava la pigna.
Un suo cugino di Prato
mangiava la carta stagnola
e buttava il cioccolato.
Tanta gente non lo sa
e dunque non se ne cruccia:
la vita la butta via
e mangia soltanto la buccia.