Castagnole

Sfizi di Carnevale

Le castagnole sono deliziosi dolcetti fritti della tradizione italiana, che, insieme alle Chiacchiere, sono perfetti per il periodo di Carnevale.

Morbide dentro e croccanti fuori, queste palline zuccherate conquisteranno tutti con il loro sapore irresistibile!

Ingredienti per 4 persone

500 g di farina 00
175 g di zucchero
125 g di burro fuso
3 uova + 1 tuorlo
8 g di lievito per dolci
25 g di limoncello (o rum)
Un pizzico di sale
Olio per friggere
Zucchero a velo o semolato per decorare

Procedimento

In una ciotola, sbattere le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto omogeneo.
Aggiungere il burro fuso, la scorza di limone, il liquore e un pizzico di sale, mescolando bene.
Unire la farina setacciata con il lievito, incorporandola poco alla volta fino a ottenere un impasto morbido e lavorabile.
Lasciare riposare l’impasto coperto almeno 30 minuti.

Formare delle palline grandi come uno gnocco di patate.
Scaldare abbondante olio in una pentola per frittura e friggere le castagnole fino a doratura, girandole spesso.
Scolarle su carta assorbente e spolverarle con zucchero a velo o semolato

Note e consigli

Subito dopo averle scolate dall’olio in eccesso, passare le castagnole ancora calde nello zucchero semolato in modo tale che si attacchi meglio.

Cosa bere…

Le castagnole si accompagnano bene con un bicchiere di Vin Santo, uno spumante dolce o un Passito.

Se preferisci qualcosa di analcolico, prova un succo fresco o una bevanda dolce fresca.

Attrezzatura necessaria

Ciotole capienti
Frusta o cucchiaio di legno
Setaccio
Padella profonda o pentola per friggere
Schiumarola
Carta assorbente

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Storia e origini delle Castagnole

Le castagnole sono uno dei dolci più antichi e tipici del Carnevale italiano. Le loro origini risalgono almeno al XVIII secolo, come testimoniano alcuni documenti storici che ne parlano in relazione alle tradizioni gastronomiche delle regioni dell’Italia centrale, in particolare Emilia-Romagna, Marche, Lazio e Umbria. Il loro nome deriva dalla forma tondeggiante e dalla dimensione simile a quella di una castagna, da cui appunto il termine “castagnole”.

Si tratta di palline di impasto dolce fritte in olio bollente e poi ricoperte di zucchero, con una consistenza croccante fuori e morbida dentro. In alcune varianti regionali, l’impasto viene aromatizzato con liquori come anice o rum, mentre in altre versioni le castagnole possono essere ripiene di crema, ricotta o cioccolato. Esistono anche versioni al forno, più leggere rispetto alla classica frittura.

Le castagnole affondano le loro radici nella tradizione contadina e popolare, dove erano preparate in casa in occasione delle festività carnevalesche. Il Carnevale, essendo un periodo di festa e abbondanza prima della Quaresima, era l’occasione perfetta per indulgere in dolci fritti e ricchi di sapore. Le castagnole, insieme alle frappe, agli struffoli e alle chiacchiere, erano una delle golosità più attese durante questo periodo.

Alcuni studiosi della storia culinaria ipotizzano che le castagnole possano derivare dei “globi” degli antichi Romani, dolci fritti a base di farina, latte e formaggio, spesso addolciti con miele. Questi dolci erano molto simili nella preparazione e rappresentavano una versione arcaica delle attuali castagnole. Gli antichi Romani erano maestri nell’arte della frittura e utilizzavano grassi animali o oli per cuocere impasti dolci e salati.

Nel corso dei secoli, le castagnole si sono diffuse in tutta Italia, dando vita a numerose varianti locali. In alcune zone vengono preparate con l’aggiunta di ricotta per renderle più soffici, mentre in altre vengono arricchite con scorza di limone o arancia per un aroma più fresco.

Le castagnole sono oramai un’icona del Carnevale e vengono preparate in tutta Italia, portando avanti una tradizione secolare che continua a deliziare grandi e piccoli.