Le “Pettole” sono deliziose frittelline di pasta lievitata, da gustare calde o fredde, dolci o salate… croccanti fuori e morbide dentro.
L’unica accortezza da tenere per gustarle appieno è mangiarle calde, ma attenzione sono come le patatine, una tira l’altra.
Le pettole sono tipiche del sud Italia e sono l’esempio perfetto di come siano sufficienti pochi ingredienti, ma lavorati ad arte, per ottenere un qualcosa di unico e memorabile.
Si dovrebbero fare per la Vigilia dell’Immacolata, insieme al baccalà fritto e preannunciano l’arrivo del Natale.
Ci avviciniamo al periodo natalizio, quel periodo in cui si iniziano a preparare delizie dolci e salate da condividere con amici e familiari, perciò è utile tenere la ricetta delle Pettole a portata di mano.
Ma, il freddo si avvicina e le pettole sono un vero toccasana durante le fredde serate autunnali, soprattutto quando si è in buona compagnia.
Calde, non appena vengno tolte dall’olio, si possono accompagnare con dei salumi e formaggi e un buon bicchiere di vino rosso o una birra fresca.
Ma, se ne avanzano, il consiglio e di rigirarle calde nello zucchero semolato per concludere bene la serata con un dolce goloso.
Salate o dolci sono una delizia.😉
INGREDIENTI per le PETTOLE
800 gr farina di semola rimacinata
700 gr acqua
1 bustina di lievito disidratato
15 g di sale
per friggere
2 litri di olio di semi di arachidi ( Olio di oliva secondo la tradizione)
PROCEDIMENTO
Sciogliere il lievito con 100 g di acqua tiepida , 2 cucchiaini di zucchero.
Con una planetaria ( o a mano per i nostalgici) lavorare la farina con il lievito sciolto e con la rimanente acqua tiepida e il sale.
Una volta che si è amalgamato l’impasto, lasciarlo lievitare due ore. Quindi mettere a scaldare abbondante olio per friggere( ~ 2 litri) in una pentola capiente. Quando l’olio avrà raggiunto la giusta temperatura, formare o con le mani o con dei cucchiai delle strisce di pasta e immergerle nell’olio. Togliere dall’olio quando diventano dorate su entrambe i lati.
TIRANDO LE SOMME…
Da che ho memoria, le pettole a casa mia si fanno alla vigilia delle festività natalizie, iniziando il giorno prima dell’Immacolata, il 7 Dicembre.
Queste frittelline sono speciali sia perché preannunciano il periodo natalizio sia perché hanno il potere di creare armonia e riunire la famiglia e gli amici.
E’ vero, in queste occasioni c’è sempre chi frigge e chi mangia, ma l’atmosfera che si crea intorno è unica. Il peso del preparare scompare quando attorno ci sono le persone a cui si vuole bene!
Io ho imparato a farle da mia zia, Zia Chico. La nostra famiglia era numerosa e di certo 1 kg non sarebbe bastato per tutti, soprattutto per noi ragazzini famelici, che le facevamo sparire appena tirate fuori dall’olio alla velocità della luce. Lei era una vera maestra in cucina, le impastava a mano con una disinvoltura unica e come ho detto ne faceva tante tante tante. Ma io di questo particolare me ne sono accorta solo quando ho preso il testimone ed ho iniziato a farle io con mia sorella per i nostri piccoli.
Questa che vi posto è la quantità minima utilizzabile per6-8 persone… ma vi garantisco che difficilmente ne rimangono. E, anche se si dovesse verificare questa rarissima eventualità, è solo dovuta al fatto che si è arrivati all’orlo!😂😂 E’ infatti una certezza matematica, che, se dovessero avanzare, il giorno dopo finiscono.
Basta scaldarle in forno o friggitrice ad aria e riacquistano la loro fragranza!
Provare per credere!
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Le prepari anche tu le pettole? La tua ricetta è diversa?
Bravissima!